3 Feb. 2012 - Kardiophylax tipo "Paglieta" - "Paglieta" type kardiophylax.

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    Barone delle Grazie, Principe di Tavernelle

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    Buonasera a tutti!

    Eccomi a presentarvi la mia ipotesi ricostruttiva di un kardiophylax, elemento difensivo tipico delle popolazioni Italiche (1), qui nella sua versione più povera: costruito, cioè, con materiali organici quali lino e cuoio, anziché in metallo come sono tutti gli esemplari superstiti (2).
    Il mio kardiophylax nasce sul modello di un tipo definito "Paglieta", dall'ipotetico luogo di origine (3), e data dunque al pieno VII° secolo a.C.; le caratteristiche salienti sono i dischi corazza di diverso diametro e la tipica, fantasiosa decorazione frontale.
    E' composto di due dischi, collegati superiormente da uno spallaccio di cuoio, e poi chiusi da una stringa dello stesso materiale passante lungo il fianco destro del guerriero; un sistema di sospensione efficacemente rappresentato nella statua del Guerriero di Guardiagrele (4). Il disco posteriore ha un diametro di 19 centimetri, mentre quello anteriore lo ha di 22, seguendo uno schema diffuso nell'antichità (5).
    Ciascuno dei due dischi è composto da quattro strati di lino incollati assieme, ai quali, una volta asciugatasi la colla, ho cucito il disco esterno, in cuoio. Il filo utilizzato per le cuciture è in cotone, trattato con cera per renderlo più resistente.
    Una volta ottenuti i dischi, ho indurito le superfici in cuoio con acqua bollente e sale, ottenendo una protezione flessibile ma, tuttavia, molto resistente.
    Infine ho provveduto alla decorazione del disco frontale, incidendo la figura del cavallo con una lama riscaldata. Successivamente ho applicato lo spallaccio di cuoio, e le stringhe laterali di chiusura.
    All'atto pratico, la protezione si è rivelata comoda da indossare, e niente affatto ingombrante; lascia il guerriero libero nei movimenti, non spostandosi neanche in seguito a quelli più bruschi, e non è affatto d'intralcio nell'uso della frombola o della spada corta.
    A proposito della frombola, la combinazione di lino e cuoio indurito si è rivelata sufficiente a resistere all'impatto di un sasso scagliato con quell'arma, da una distanza di quindici metri, ma non è chiaro quali sarebbero state le conseguenze fisiche per il guerriero colpito.
    La più grave pecca di questa protezione è rappresentata dalle ridotte dimensioni, che permettono di proteggere solamente la parte centrale del torace. Si può quindi ipotizzare il ruolo difensivo rappresentato da altre parti dell'equipaggiamento, come il fodero della spada o il cinturone (6).
    L'intera costruzione ha richiesto circa quattro giorni di lavoro, ed un modesto dispendio di energie materiali, tra le quali la più costosa è il sale utilizzato per indurire il cuoio.
    E' quindi possibile ipotizzare una relativa facilità di esecuzione e diffusione di queste protezioni in antichità.

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    Here's my hypothetical reconstruction of a kardiophylax, a typical Italic defensive accessory (1), here in its poorest version: built with organic materials such as linen and leather, and not using metals like the existing ones (2).
    My kardiophylax is a "Paglieta" model, according to the hypothetical original place (3), thus dating to the 7th Century b.C.; its main characteristics being different discs diameters and a fantastic front decoration.
    It's made of 2 discs, linked together by an upper leather string and then closed by another one passing on the warrior's right flank, according to the suspesion system represented in the Guardiagrele Warrior (4). The rear disc has a diameter of 19cm, 22 the front one, as were many ancient discs (5). Each disc is made of 4 layers of linen glued together, on which I sewed the external leather ones, using a sturdy waxed cotton wire.
    Leather discs have then been hardened with boiling water, thus obtaining a flexible yet really sturdy protection.
    I then decorated the front disc, heathing an iron blade and engraving the horse. At the end I added the leather strings.
    Wearing the kardiophylax it revealed to be comfortable to use, not preventing even rough movements and allowing the warrior to use sling and short sword with ease.
    Talking about slinging, the combination of linen and hardened leather has proven to be effective against a rock thrown from a distance of 15 meters, but it's unclear how the warrior would have suffered by the impact.
    The main flaw of this protection is represented by its limited dimension, allowing to protect but the central section of the warrior's chest. It's then possible to hypothize a defensive role for other accessories such as the sword's scabbard and the belt (6).
    It took me 4 days to build the kardiophylax, and a modest expenditure of resources, the most valuable of which being the salt used to harden leather.
    I can then hypothize a relative facility of making and spread of this kind of protection in the ancient times.

    Kardiophilax
    Come tutto ebbe inizio: strati di lino ed un disco di cuoio / How it began: layers of linen and a leather disc.

    Kardiophilax2
    Kardiophilax1
    Kardiophilax3
    Ecco come si presentano i dischi dopo l'incollaggio / Here's how the discs looks like after glueing them.

    Kardiophilax4
    Kardiophilax5
    Kardiophilax6
    Preparazione dei dischi prima della cucitura / Preparing the discs before sewing them.

    Kardiophilax7
    Kardiophilax8
    La cucitura in fase di lavorazione ed il disco posteriore a cucitura ultimata / Sewing, and the retro disc after it's done.

    Kardiophilax10
    Il disco sottoposto ad indurimento / Hardening the leather disc.

    Kardiophilax9
    La decorazione in fase di completamento / Decoring the front disc.

    Kardiophilax11
    Kardiophilax12
    Vista fronte-retro del kardiophylax indossato / Front and rear view of the kardiophylax.



    (1) AA.VV., "Eroi e regine - Piceni popolo d'Europa", Edizioni De Luca, Roma 2001, pagg. 120-122; www.sanniti.info/kardioph1.html
    (2) AA.VV., "Eroi e regine - Piceni popolo d'Europa", Edizioni De Luca, Roma 2001; AA.VV., "Potere e splendore - Gli antichi Piceni a Matelica", L'Erma di Bretschneider, Torino 2008; AA.VV., "Origini - Vita e morte nell'Età del Ferro", Porto Sant'Elpidio 2009; AA.VV., "Museo Archeologico Nazionale delle Marche - Sezione Protostorica - i Piceni", Errebi, Falconara; reperti esposti in pressoché tutti i Musei Marchigiani ed Abruzzesi / evidences stored in almost any Marche and Abruzzo's Museums;
    (3) AA.VV., "Eroi e regine - Piceni popolo d'Europa", Edizioni De Luca, Roma 2001, pagg. 120-122;
    (4) Cfr. supra, pagg. 242-243;
    (5) Cfr. nota 2.
    (6) AA.VV., "Eroi e regine - Piceni popolo d'Europa", Edizioni De Luca, Roma 2001, pagg. 112-122; M. Fiorentini, "Lavorare con il fuoco - La metallurgia tra aspetti tecnici e storici per un'interpretazione antropologica", 2011.



    Ecco un video riassuntivo della ricostruzione / Here's a summary clip of the reconstruction: www.youtube.com/watch?v=G_-N3bspk-Y&feature=plcp

    Ciao,
    Mauro.
     
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